L’apertura della nuova stagione del Castello di Spaltenna, a Gaiole in Chianti, è alle porte.

Qui la grande novità riguarda il nuovo corso del ristorante Il Pievano, che aprirà dal 18 aprile, la cui prima stella Michelin è arrivata nel 2017.

Conclusa la collaborazione con lo chef Stelios Sakalis, Il Pievano accoglierà Antonio Iacoviello – chef campano classe 1985 – reduce da importanti esperienze internazionali, di cui l’ultima al Gucci Osteria a Tokyo, di Massimo Bottura.

Qui ha conquistato nel 2023 una stella Michelin a soli sei mesi dall’apertura. Prima ancora, ha affinato per oltre un decennio le sue competenze lavorando a fianco di chef del calibro di Alain Ducasse, René Redzepi, Alfonso Iaccarino, Paolo Barrale e Peppe Aversa.

Lo chef, rientrato da poco in Italia, sarà alla guida del ristorante stellato, portando la sua visione di cucina nel cuore del Chianti.

La sua filosofia gastronomica combina la storia personale – quella di casa e della sua Campania – con tecniche contemporanee, valorizzando al massimo i prodotti locali e stagionali.

Il tema principale della sua cucina è la fusione delle sue esperienze di viaggio, la scoperta ma anche il ritorno alle proprie origini.

In particolare, la recente esperienza in Giappone ha segnato il percorso professionale dello chef, che riporta a casa numerosi spunti, dalle tecniche della cucina nipponica agli ingredienti di quella terra lontana.

 

Il ristorante Il Pievano offrirà tre percorsi degustazione.

Il primo, “Ricomincio da tre”, ispirato al film di Troisi, è un’esperienza “omakase” (che in giapponese significa “mi affido a te”) che celebra le radici e il senso di appartenenza.

“Sempreverde” propone invece un menu interamente vegetale, mentre “Un amore carnale” – ode ai piaceri del gusto – è dedicato alla carne, un omaggio alla tradizione toscana.

Una parte degli ingredienti vegetali arriverà dall’orto del castello, mentre la parte principale delle materie prime sarà fornita da produttori locali; l’esperienza asiatica si farà sentire soprattutto nelle tecniche di cottura e nella ricerca di ingredienti e dell’umami.

Oltre al fine dining, continuerà ad arricchire l’offerta gastronomica anche la cucina dell’Osteria con una proposta dinner quotidiana più informale e territoriale e la Terrazza per il servizio lunch, con vista sui vigneti o nella suggestiva taverna in pietra.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Leggi altri articoli...