Tra farmaci ed una vasta gamma di soluzioni artificiali e naturali, il sorriso è la miglior medicina per il cuore. Secondo quanto riportato da uno studio effettuato dall’Ospedale de Clínicas de Porto Alegre in Brasile, infatti, una risata porta all’espansione del tessuto che si trova all’interno del cuore, causando in questa maniera un incremento del flusso di ossigeno nel corpo.
Insomma, allunga la vita. Tuttavia, ridere non ha solo ed esclusivamente numerosi benefici per la salute fisica, tanto che un bel sorriso è un elemento altrettanto fondamentale per stare bene con sé stessi e anche con gli altri.
Il legame tra l’autostima e la soddisfazione per il proprio aspetto fisico
Se la domanda relativa ai trattamenti di medicina estetica è in aumento, uno dei motivi principali è il fortissimo legame che c’è tra l’autostima e la soddisfazione per il proprio aspetto fisico.
Ad oggi, infatti, la medicina estetica risulta essere sempre più articolata e si muove seguendo dei paradigmi sempre più precisi, tra i quali rientrano l’immagine, la scienza e l’etica.
In questi ultimi anni in questo senso sono state affrontate tantissime tematiche, a partire dai nuovi approcci per il rinofiller fino ad arrivare alla medicina rigenerativa che racchiude varie terapie sulla base della fascia d’età.
L’aspetto è la primissima cosa che viene visualizzata e recepita dal mondo esterno e il sorriso, che è il nostro vero e proprio biglietto da visita, riveste un ruolo fondamentale.
Mentre la bellezza è un fattore soggettivo, avere un sorriso sano e armonioso può essere alla portata di tutti.
In particolar modo è necessario avere una corretta routine di igiene orale, da fare con attenzione sia a casa che con interventi in ambito medico, come la detartrasi professionale presso gli esperti di DentalPro, per fare in modo di allontanare la possibilità di incappare in complicazioni infiammatorie dovute ad accumuli di tartaro. In questo modo il sorriso risulterà essere più brillante, luminoso e piacevolmente contagioso.
Il sorriso comunica empatia
Quando ci si specchia e ci si riflette nelle emozioni degli altri, si entra in empatia con loro, anche semplicemente imitando la loro mimica facciale.
È difficile, infatti, che un sorriso spontaneo e genuino non ne susciti un altro, dimostrando che, come evidenziato in una revisione pubblicata su Trends in Cognitive Sciences, le persone tendono a simulare le espressioni altrui nei vari contesti sociali, attivando risposte emotive in sé stessi.
Il sorriso, quindi, oltre a essere contagioso, rappresenta anche un segno di apertura verso gli altri, comunicando empatia, uno degli elementi fondamentali per connettersi e creare legami sociali più forti. L’empatia, infatti, consiste nella capacità di mettersi nei panni degli altri, percependo e comprendendo le loro emozioni e i loro pensieri.
Questo tipo di competenza emotiva, in più, comporta due attivazioni di tipo differente. Da una parte si ha un’attivazione di tipo emotivo, che consente di riuscire ad avvertire il fastidio, la tristezza o la difficoltà dell’altro. Dall’altra parte, invece, si ha l’attivazione cognitiva, la quale permette di capire i perché dei problemi e degli stati emotivi dell’altro.
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